Escursioni & Trekking

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Vista della Valchiavenna da Motta in giornata estiva

Escursioni Per Tutti

Laghetti alpini, viste mozzafiato e accoglienti rifugi: a Madesimo la montagna si può vivere da vicino, attraverso escursioni che vi porteranno in luoghi da togliere il fiato.

Fondamentale, prima di mettersi in cammino, è raccogliere tutte le informazioni sul percorso, controllare le previsioni meteo e avere l’attrezzatura adatta. È possibile, inoltre, intraprendere questi sentieri in compagnia delle esperte guide alpine della Valchiavenna.

Monte Spluga - Lago d'Emet: 1h 20'

Durata: Un’ora e 20 minuti circa
Dislivello: 264 metri, esposizione a sud, sentiero escursionistico
Equipaggiamento: scarponcini da trekking

 

Si parte da una delle zone più belle di Madesimo, per raggiungerne un’altra ancora più splendida. L’escursione da Montespluga al Lago d’Emet è un percorso non troppo impegnativo, che vi porterà a godere della bellezza di due luoghi simbolo della Valle Spluga.

 

Il percorso inizia da Stuetta, lungo la strada Statale che costeggia il lago di Montespluga: sulla destra una strada sterrata vi porterà in salita, percorrendo anche un sentiero in mezzo ai pascoli. Una volta raggiunto il limite dei dossi il pendio scende nella Valle del torrente Scalcoggia e da lì bisogna percorrere il sentiero sotto la cava di granito.

 

Al termine si arriva alle baite del lago d’Emet e al Rifugio Bertacchi. In alternativa, questa destinazione si può raggiungere anche dal fondovalle di Madesimo, attraverso un percorso con un dislivello di 500 metri.

Madesimo – Passo di Niemet: 2h

Durata: 2 ore circa
Dislivello: 744 metri, esposizione sud, sentiero escursionistico
Equipaggiamento: scarponcini da trekking

 

Da Madesimo fino al confine con la Svizzera, più precisamente con Ferrera, nel Cantone dei Grigioni: ecco la destinazione di questa escursione, che vi porta su questo passo alpino a 2294 metri sul livello del mare.

Dalla frazione Macolini, nel comune di Madesimo, a quota 1646 metri slm, si deve varcare il ruscello, proseguendo lungo il pianoro formato dallo Scalcoggia. Sulla destra il sentiero sale con tornanti, per poi risalire in costa fino al Rifugio Bertacchi, vicino al lago d’Emet (2192 m slm). Costeggiando il lago, sulla sinistra, affiancando una zona di placche rocciose, si prosegue per il Passo di Niemet.

Madesimo - Stuetta: 1h

Durata: un’ora circa
Dislivello: 340 metri, esposizione sud, sentiero turistico
Equipaggiamento: scarponcini da trekking

 

Un’escursione non troppo impegnativa, che vi porterà in zona Montespluga, ai piedi dell’omonimo lago. Si parte da Madesimo, dal ponte sul torrente Scalcoggia, vicino all’Hotel Andossi: da lì si deve seguire una stradina parallela al corso d’acqua, che sale obliquamente fino a Crestone. Il percorso conduce a un nucleo di costruzioni, dietro le quali si sale tra i dossi e, passando accanto a una fontana, si vede un lungo muraglione. Camminando sulla sommità del muro si attraversa verso nord l’altopiano degli Andossi, fino a raggiungere Suretta e il suo Rifugio, lungo la Statale dello Spluga.

Monteslpuga - Lago Nero: 1h

Durata: un’ora circa
Dislivello: 402 metri, esposizione a sud, sentiero escursionistico
Equipaggiamento: scarponcini da trekking


Se i laghi potessero parlare, il Lago Nero racconterebbe tutta la sua aurea plumbea e la sua severità. Lo spiegava anche il poeta chiavennasco Giovanni Bertacchi, le cui opere erano spesso ispirate dagli scenari montani.

 

Il percorso per raggiungerlo parte dallo sterrato che si trova nei pressi del viadotto che costeggia parte del lago di Montespluga, dove il sentiero sale direttamente lungo il pascolo. Si cammina lungo una diagonale, in direzione delle cascate del Suretta, e si svolta a destra fino a una piccola costrizione. Da qui si procede per il ciglio del pendio, che forma il bacino del Lago Nero a 2310 metri sul livello del mare.

Madesimo - Angeloga: 2h 30'

Durata: 2 ore e 30 minuti
Dislivello:  494 metri, esposizione a Sud, sentiero per escursionisti esperti
Equipaggiamento: scarponcini da trekking.

 

Una camminata splendida, che vi condurrà in un luogo da favola: l’Alpe Angeloga. Una piana circondata dalle montagne, con al centro un laghetto alpino. Qualche baita, il Rifugio Chiavenna, tanta natura con i suoi suoni e i suoi profumi.

Si parte da Madesimo, prendendo la rotabile per Motta fino al primo tornate dopo il sottopassaggio, da qui si sale un sentiero e si prosegue per i boschi fino a Motta Alta, nei pressi del Lago Azzurro (1850 metri slm). A questo punto si attraversano i pascoli in direzione sud  per arrivare alla Valle di Fraciscio, dove il sentiero sale in costa a sinistra; qui i pendii si fanno più ripidi, con speroni rocciosi poco impegnativi. Lungo la strada si incontrano due canali che scendono verso la Rabbiosa e si arriva in una zona di ghiaioni dove si trovano i resti di una vecchia funivia. In pochi minuti si avvista il Rifugio Chiavenna, nella conca dell’Alpe Angeloga, a 2044 metri sul livello del mare.

Escursioni Impegnative

Per gli appassionati di trekking e gli amanti delle cime, Madesimo e le sue montagne offrono percorsi impegnativi e intriganti. Escursioni che necessitano una minima preparazione tecnica, che permette di affrontare al meglio la salita su questi pendii alpini.

Fondamentale, prima di mettersi in cammino, è raccogliere tutte le informazioni sul percorso, controllare le previsioni meteo e avere l’attrezzatura adatta.

Le guide alpine della Valchiavenna, inoltre, sono a disposizione per accompagnarvi alla scoperta delle nostre montagne.

Madesimo - Baita del Capriolo: 6h

Durata: 6 ore circa
Dislivello: 1280 metri, esposizione nord – ovest, sentiero per escursionisti esperti
Equipaggiamento: scarponcini da trekking
Nota: percorso consigliato in due giorni

Un percorso spettacolare, che vi porterà alla scoperta di piccoli laghetti alpini, per concludersi con il panorama della Val di Lei e la sua imponente diga.

Si inizia seguendo l’itinerario che dall’Alpe Macolini porta al lago D’Emet e al passo di Niemet. Da qui si risale lungo i pendii a destra, in direzione Pizzo Emet e confine italo-elvetico. Dopo il primo tratto percorso su una ganda, ci si sposta a destra e si entra al centro della valle, che va risalita fino ad una evidente forcella a destra. Qui si arriva al Colle dell’Emet, 2850 metri slm; si scende di 50 metri circa e si risale lungo un’altra forcella, il Pizzo di Sterla, che si apre sulla Valle di Rebella. A questo punto la si percorre fino al lago della Val di Lei, lungo uno sterrato, si arriva in breve tempo alla Baita del Capriolo, seguendo la strada della diga verso nord.

Madesimo - Bivacco del Suretta: 4h

Durata: 4 ore circa
Dislivello: 1228 metri, esposizione sud – sud/est, sentiero per escursionisti esperti
Equipaggiamento: scarponcini da trekking, ramponi e piccozza per progressione.

 

Rosso splendente e arroccato in un promontorio morenico, il bivacco del Suretta offre un panorama da togliere il fiato e ripaga dell’impegno nella salita. 

Il percorso parte da Madesimo, più precisamente percorrendo il sentiero che dall’Alpe Macolini porta al Passo Niemet. Arrivati al Passo si entra nel versante svizzero, in direzione del Pizzo Spadolazzo, fino alla sommità, per poi discendere la cresta nord fino al Lago Ghiacciato. Superato il lago, le indicazioni conducono dentro una valletta per il Passo del Suretta, dove si scende di 100 metri circa e si risale verso nord/ovest, nella direzione del ghiacciaio, superando la lunga morena che lo precede.

In questo punto ci si ricongiunge con il sentiero che arriva da Montespluga e si prosegue verso il Bivacco del Suretta, collocato sul promontorio morenico alla base del ghiacciaio.

Starleggia - Lago Bianco: 3h 30'

Durata: 3 ore e mezzo circa
Dislivello: 757 metri, esposizione a sud – est, sentiero per escursionisti esperti
Equipaggiamento: scarponcini da trekking

 

Un percorso che vi porterà ad ammirare uno degli specchi d’acqua più incantevoli della zona, nelle cui acque si riflettono le cime del Pizzo dei Piani (3149 m) e del Pizzo Ferrè (3103 m).

La partenza del percorso è a Starleggia, raggiungibile in auto in circa 30 minuti da Madesimo. Da qui parte la salita verso San Sisto, dal sentiero che attraversa i prati e il bosco sovrastante. Raggiunta una cappelletta con campanile, prima di San Sisto, si gira a destra sul sentiero dell’Alpe Zocana, a 2008 metri, per poi raggiungere la grotta del Buco del Nido e la zona di scavi archeologici risalenti all’Età del bronzo. L’ultimo tratto è attraverso i pascolo del Pian dei Cavalli, fino al Lago Bianco.

Starleggia - Bivacco Cà Bianca: 3h

Durata: 3 ore circa
Dislivello: 1015 metri, esposizione a est, sentiero escursionistico
Equipagiamento: scarponcini da trekking

 

Nato dopo il recupero di una struttura di una cava dismessa, il Bivacco Cà Bianca gode di una panorama splendido, reso ancora più spettacolare dalla sua collocazione e dell’aurea austera che il piccolo edificio offre.

Si parte da Starleggia, raggiungibile in auto da Madesimo. Qui si prosegue per circa 700 metri sulla sterrata a sinistra, per imboccare il sentiero e proseguire il sentiero fino al ponte. Oltrepassato questo, si continua per 150 metri e all’incrocio si gira a destra, in direzione Alpe Morone, raggiungibile in 15 minuti di cammino. Attraversato l’abitato, si prosegue lungo il sentiero che sale in diagonale a sinistra, fino a superare un ponticello di legno posto all’altezza della chiusa dell’Enel, all’ingresso della Val Sancia. Il percorso sale ancora verso destra, ed entra nel piccolo vallone che porta al Bivacco. Per raggiungerlo bisogna aggirare la zona paludosa che si trova sulla destra,e risalire la ganda finale fino alla struttura, a quota 2650 metri sul livello del mare.

Starleggia – Passo del Servizio: 3h

Durata: 3 ore circa
Dislivello: 1019 metri, esposizione a nord, sentiero escursionistico
Equipaggiamento: scarponcini da trekking

 

Un microlaghetto, un bivacco e una vista panoramica che toglie il respiro. L’escursione al Passo del Servizio vi porterà alla scoperta di luoghi splendidi, oltre a essere un buon punto di appoggio per la salita al Pizzo Quadro.

 

Si parte da Straleggia, raggiungibile in auto, si prosegue per 700 metri sulla sterrata a sinistra, dove si intraprende il sentiero. 


Una volta superato il ponte, si continua per 150 metri e all’incrocio si svolta a destra in direzione
Alpe Morone. Prima dell’alpeggio, bisogna girare a sinistra, inizialmente nel bosco e poi per i prati, fino al bosco sovrastante che ci permette di raggiungere la Cresta del Piano a 2054 metri sul livello del mare. Si prosegue in direzione Pizzo Quadro, a 3013 metri, tenendo la destra sotto la cresta che divide l’Alpe dei Piani e la Val Sancia. Continuando a tenere la cresta si raggiungono il bivacco del Servizio – 2574 metri – e l’omonimo Passo – 2584 metri.

Passo dell'Angeloga - Baita del Capriolo: 2h 30'

Durata: 2 ore e mezza circa
Dislivello: 347 metri, esposizione a sud, sentiero per escursionisti esperti
Equipaggiamento: scarponcini da trekking

Una salita che, una volta raggiunta la cima, lascerà spazio a un panorama splendido sulla valle sottostante, dove l’acqua la fa da padrone. Si parte dal Passo dell’Angeloga, dove si prosegue a nord verso il lago della Val di Lei, seguendo, inizialmente, alcuni saliscendi per poi giungere fino ai piedi del bacino. Per raggiungere la Baita del Capriolo bisogna percorrere la strada sterrata che costeggia il lago: un percorso evidente e senza grandi difficoltà, di una lunghezza di circa 8 chilometri.

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