
Madesimo e Spluga Bianco: una nuova frontiera del turismo sostenibile tra Italia e Svizzera
Un progetto transfrontaliero che valorizza Montespluga e le Alpi come laboratorio di turismo sostenibile, cultura condivisa e cooperazione tra Italia e Svizzera.
Incastonato tra le Alpi e sospeso tra due culture, il borgo alpino di Montespluga, una frazione a pochi chilometri da Madesimo, è da sempre un luogo di confine. Ma qui, dove finisce l’Italia e inizia la Svizzera, il confine non divide: unisce. È su questa visione che nasce Spluga Bianco, un progetto transfrontaliero che rafforza il legame storico tra la Valchiavenna, Madesimo e la regione svizzera di Viamala. L’iniziativa si muove lungo le tracce dell’antica Via Spluga, trasformando la montagna invernale in un laboratorio di cooperazione, sostenibilità e innovazione turistica. Una nuova idea di vacanza, che valorizza le Alpi come destinazione tutto l’anno, lontano dai circuiti di massa.
Un'eredità alpina che guarda al futuro
Il progetto “Spluga Bianco” nasce dall’esperienza dei programmi INTERREG, in particolare dalla Via Spluga, percorso escursionistico estivo che collega Madesimo e Thusis. Con questo nuovo passo si rilancia il ruolo delle Alpi come territori protagonisti dello sviluppo culturale e turistico sostenibile. L’obiettivo è valorizzare la montagna anche nei mesi invernali, rendendola più accessibile, autentica e vissuta. E il cuore pulsante di questa visione è proprio Montespluga, borgo simbolico e strategico, oggi nodo d’incontro tra paesaggi, comunità e visioni condivise.
Una rete oltre i confini: Italia e Svizzera unite dalla montagna
Superare barriere fisiche, culturali e amministrative: ecco la missione del progetto Spluga Bianco, promosso da un’alleanza strategica che coinvolge il Comune di Madesimo, il Comune di Sufers e le regioni partner di Valchiavenna Turismo, Viamala Tourismus, il Consorzio Turistico di Madesimo e l’Ente Regionale per lo Sviluppo del Moesano. La montagna non è solo scenario, ma parte viva di un racconto collettivo che unisce Italia e Svizzera. Madesimo e Montespluga diventano spazi di incontro e scambio, luoghi dove turismo slow, responsabilità ambientale e valorizzazione del territorio si intrecciano. Il progetto promuove buone pratiche transfrontaliere, tutela del patrimonio immateriale e coinvolgimento delle comunità locali, per attrarre viaggiatori consapevoli in cerca di esperienze autentiche, sostenibili e a misura d’uomo.
Azioni concrete per il turismo slow
Tra le azioni previste dal progetto ci sono la creazione di una piattaforma congiunta di promozione tra consorzi turistici, la valorizzazione di itinerari escursionistici invernali e la nascita di nuove strutture leggere come le Tiny House e i Night Camp. A Montespluga, anche l’ex dogana si prepara a un nuovo ruolo: da semplice punto di passaggio a presidio culturale, da cui partire per escursioni, eventi e attività esperienziali legate al territorio. Tutto questo rafforza l’identità di Madesimo come destinazione ideale per chi ama un turismo invernale autentico e sostenibile.
Inverno slow: ciaspole, sci alpinismo e silenzio
Niente impianti di risalita, solo natura e silenzio. L’offerta outdoor invernale di Madesimo e Montespluga si fonda su uno stile “lift-free”: ciaspolate, sci alpinismo, escursioni sulla neve, per riscoprire il territorio in modo attivo ma rispettoso. Una montagna da vivere con lentezza, perfetta per chi cerca vacanze invernali nelle Alpi lontano dalla folla.
Un borgo simbolico, una sfida condivisa
Con pochi residenti ma un fascino unico, Montespluga è già oggi meta prediletta da chi cerca autenticità e paesaggi incontaminati. Nei mesi estivi, la Via Spluga attira camminatori da tutta Europa, generando un indotto prezioso anche per Madesimo. Ora la sfida è destagionalizzare, rendendo l’inverno un tempo di scoperta e accoglienza. Grazie a una logistica leggera e servizi mirati, “Spluga Bianco” punta a tenere vivo il borgo anche quando il passo è chiuso al traffico veicolare.
Uno degli aspetti più innovativi di Spluga Bianco è il coinvolgimento attivo di scuole e famiglie. Attività didattiche, laboratori all’aria aperta e progetti educativi con guide alpine aiutano i più giovani a riscoprire la montagna come bene comune. Si parla di ambiente, tradizioni, orientamento e cultura alpina. Un’educazione che parte dal territorio per costruire un futuro più consapevole.
Verso la “Via Spluga Bianca”: il cammino continua
Il progetto guarda avanti con un’idea simbolica e potente: la creazione di una “Via Spluga Bianca”, un itinerario innevato che sarà al tempo stesso esperienza culturale e proposta turistica invernale. Un percorso emozionale che unisce memoria e paesaggio, e che restituisce senso al concetto di confine come luogo d’incontro e non di separazione.
Con “Spluga Bianco”, Madesimo e la Valchiavenna si confermano territori di frontiera virtuosa. Non come margine, ma come inizio. Un nuovo inizio per la montagna, aperto al mondo, radicato nei valori della sostenibilità, della lentezza e dell’accoglienza autentica.